L’amore per l’ambiente può trasformarsi in un lavoro, quando si sceglie di diventare guida ambientale escursionistica. Se la natura è la tua passione, e vorresti che diventasse anche la tua professione, questa è la strada giusta per te. Riconciliarsi con l’ambiente povero di caos, soprattutto per gli abitanti di città, è divenuta un’attività sempre più richiesta, nel corso degli ultimi anni.
Per diventare una guida ambientale escursionistica non basta, però, amare la natura, ma occorre essere preparati, tecnicamente e culturalmente, avere doti di orientamento e comunicazione, e soprattutto avere una buona forma fisica, essere in salute, per poterti permettere di affrontare qualsiasi escursione con tutte le tue forze. Con l’arrivo della bella stagione, questa è una figura davvero ricercata, e con buone possibilità di trovare un’occupazione. Ma, vediamo quali sono i tratti distintivi di una GAE, cosa fa, e quale percorso intraprendere per ricoprire questa posizione.
Cosa fa una guida ambientale escursionistica
Chiaramente, la GAE opera all’interno nell’ambito turistico. Puoi essere una guida escursionistica freelance, oppure lavorare da dipendente. In entrambi i casi, i tuoi compiti non cambieranno: lo scopo della guida è quello di accompagnare, guidare appunto, attraverso zone da esplorare, meraviglie da vedere, location da osservare. Gli ambienti sono molteplici, a seconda della zona in cui operi. Dai parchi e aree protette, alle oasi, dal mare alla montagna, dalla pianura alla collina: le persone si fidano della propria guida ambientale escursionistica, e attendo queste giornate outdoor con estrema felicità.
Prima ancora di pensare alle doti più concrete, dobbiamo soffermarci su quelle che sono le caratteristiche personali che una GAE che si rispetti dovrebbe avere. Il contatto con il pubblico fa sì che tu abbia la necessità di mostrarsi propenso alla comunicazione, e preparato in fatto di problem solving. Importante è la conoscenza delle lingue straniere, che ti permette di rapportarti ad una fetta più grande di mercato.
Inoltre, è scontato che tu debba avere capacità orientative, conoscere la topografia e cartografia, perché le escursioni possono avvenire nei più svariati luoghi, ed è fondamentale che tu sappia come muoverti. La guida escursionistica deve essere un vero e proprio bastone, con il quale tutti possono sostenersi. Deve esprimere fiducia, essere preparata anche in campo medico, per intervenire con un primo soccorso, nel caso di infortuni durante il percorso. Deve saper assistere le persone con disabilità, per permettere anche a loro di godere di un’escursione a tuttotondo.
Non c’è cosa più bella di esplorare un luogo e avere una descrizione dettagliata in sottofondo: ed è questo che fa la guida, preparata a spiegare un territorio con le sue caratteristiche ambientali, naturali, culturali, antropiche, avvalendosi di informazioni scientifiche. Una figura esperta e professionale ti saprà fare apprezzare ogni scorcio che la natura regala.
Come diventare guida ambientale escursionistica
Fatto un quadro generale di quelli che sono i compiti e le caratteristiche di una guida ambientale escursionistica, possiamo capire qual è il percorso da intraprendere per ricoprire questo ruolo. In merito a questa professione, è stata stilata la legge 4/2013, che prevede la possibilità di formare associazioni di natura privatistica per le professioni senza albo.
Le associazioni non hanno vincolo di rappresentanza esclusiva della professione in questione, lasciando così sussistere la possibilità che ne esistano varie per la medesima figura. Il fatto che venga stabilito che la guida escursionistica sia una figura libera, non significa che è giusto improvvisarsi esperti in questa professione. A livello europeo, la guida ambientale escursionistica è una professione riconosciuta, grazie all’adozione del regolamento ISCO-08 tramite il Regolamento (CE) n. 1022/2009 della Commissione.
In Italia, esiste una vera e propria società che si occupa di questa professione, ovvero l’AIGAE – Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche, l’Associazione di categoria nazionale che rappresenta chi per professione accompagna le persone in natura. Questa associazione organizza dei veri e propri corsi di formazione per diventare guida escursionistica. L’iscrizione all’AIGAE non è obbligatoria, ma il suo marchio di fabbrica è distintivo in questo settore, e potrebbe portarti ad acquisire maggiore serietà agli occhi dai clienti, e una preparazione più completa.
Per diventare una guida AIGAE, occorre avere almeno 18 anni, la cittadinanza italiana o di uno Stato dell’Unione Europea, oppure essere residente ufficialmente e stabilmente in Italia da almeno cinque anni, aver conseguito il diploma di scuola secondaria di secondo grado, ed aver superato l’idoneità psicofisica per affrontare le escursioni, presentando un certificato medico di idoneità alla pratica sportiva non agonistica.
Il costo dei corsi professionalizzanti va dai 1000 ai 1500 euro, per una durata complessiva di 150/300 ore. Se questa è la professione che fa per te, non ti improvvisare guida, non cercare consigli alla rinfusa, ma affidati a corsi per veri professionisti, e prendi un titolo che vale come riconoscimento a tutti gli effetti. Il campo del lavoro è talmente vario e ampio che non sarà difficile trovare un’occupazione.
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